Siracusa, sezioni trovate chiuse: si dimezza l’affluenza

“Oggi amara sorpresa. Mi reco alla sezione 79 per votare e trovo tutto chiuso. Come me altri elettori. Nessuna comunicazione sul portone di ingresso. Solo un avviso al cancello appena visibile. Di tutti gli elettori presenti, nessuno potrà andare a votare nella scuola sostitutiva. Ma dico… Una comunicazione all’indirizzo di residenza da parte dell’ufficio elettorale no?”.
E’ la segnalazione giunta in redazione da una elettrice che avrebbe dovuto votare per i referendum, insieme ad altre 1.800 persone, nella sede dell’Istituto Agrario, in via Elorina, dove c’erano le sezioni 78, 79 ed 80. Giunta sul posto, però, ha trovato la scuola chiusa, appunto con un avviso poco visibile che annunciava il trasferimento in un’altra scuola, su una parallela di corso Gelone. Per chi è andato alle urne il lunedì mattina, in tutta fretta, in un breve tratto di tempo sottratto agli impegni di lavoro, questa sorpresa ha voluto dire non potere votare. Un diritto-dovere venuto meno a causa di un banale disservizio che avrebbe potuto essere facilmente risolto. Bastava, infatti, comunicare direttamente e per tempo agli aventi diritto al voto il cambiamento di sede, magari per raccomandata o per pec, invece di pubblicare il cambio di sede genericamente sul sito del Comune.
“A Siracusa hanno votato 22 mila e 700 persone con una media del 24,69% spiega Michele Mangiafico, coordinatore di Civico 4 – Di contro, alla sezione 78 l’affluenza si è fermata al 15,98%, alla sezione 79 al 18,58%, alla sezione 80 al 15,18% cioè ampiamente sotto la media. Praticamente dimezzata”.
Storie di malaburocrazia che fanno molto male alla democrazia.
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