Siracusa, l’omicidio di via Elorina: in carcere il 30enne che ha ucciso Pellizzeri

L’incontro, che inizialmente doveva servire a chiarire le divergenze di carattere economico esistenti tra i due, si è trasformato in tragedia con due colpi di pistola esplosi: uno di essi ha colpito mortalmente Pellizzeri al torace

È stato posto in stato di fermo e poi trasferito nel carcere di Cavadonna F.M., 30 anni, accusato dell’omicidio di Giuseppe Pellizzeri, ufficiale della Guardia Costiera in servizio a Messina. L’uomo si è costituito spontaneamente presso il comando provinciale dei Carabinieri di Siracusa, dove ha ammesso le proprie responsabilità. Nelle prossime ore si terrà l’udienza di convalida del fermo.

Il delitto è avvenuto in via Elorina, alla periferia della città, dove i due si erano incontrati per un chiarimento. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, alla base dell’omicidio ci sarebbero motivi economici: un credito di alcune migliaia di euro che la famiglia del 30enne avrebbe vantato nei confronti dei Pellizzeri, relativo all’affitto di un magazzino.

La situazione sarebbe degenerata rapidamente. Poco prima dell’incontro, un parente dell’indagato sarebbe stato aggredito, episodio che avrebbe contribuito ad alimentare la tensione. L’incontro, che inizialmente doveva servire a chiarire le divergenze, si è trasformato in tragedia con due colpi di pistola esplosi: uno di essi ha colpito mortalmente Pellizzeri al torace.

Nonostante la corsa in ospedale, per l’ufficiale della Guardia Costiera non c’è stato nulla da fare. L’arma utilizzata per il delitto sarebbe stata gettata in mare, ma lo stesso indagato avrebbe fornito ai militari indicazioni utili al suo recupero.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda e accertare eventuali responsabilità di terzi.