la Tekra rompe un cassonetto e censura l’utente che continua ad usarlo

Disservizi Tekra nel mirino degli utenti. Crescono le segnalazioni per il servizio di igiene urbana di Siracusa, che deve essere maggiormente a misura di cittadino. Dalle strade minori non spazzate e dove non si raccoglie l’immondizia ai cassonetti per gli sfalci che non vengono sostituiti, i problemi sono ormai all’ordine del giorno. Sulle strade prive di raccolta “porta a porta” abbiamo tante segnalazioni di cui vi daremo conto tra qualche giorno. Sui cassonetti per il giardinaggio, invece, vi narriamo un caso concreto.
Ma andiamo per ordine: è paradigmatica la segnalazione di un utente di Ognina[l1] , al quale la Tekra per una errata manovra ha rotto il cassonetto in cui vengono raccolti gli sfalci, cioè i residui organici dei lavori di giardinaggio. La persona interessata ha inviato subito la richiesta di sostituzione, ben 13 mesi fa, ma senza alcun risultato perché, attualmente, i contenitori sono esauriti e c’è una lunghissima lista d’attesa. Ma a questo problema se ne aggiunge uno ben più grave. Continuando ad utilizzare il vecchio cassonetto danneggiato in atteso della sua sostituzione, ha collezionato una serie di bollini rossi da parte della ditta appaltatrice del servizio di igiene urbana perché, appunto, il contenitore è danneggiato. C’è da puntualizzare, danneggiato dalla stessa Tekra che adesso fa le diffide. Adesso rischia persino una multa. L’alternativa per l’utente sarebbe quella di conferire gli sfalci direttamente in discarica, ma anche in questo caso c’è da fare una riflessione di carattere generale. Nelle zone balneari sono tantissimi gli anziani che per hobby fanno giardinaggio. un hobby che, nel tempo e con l’avanzare degli anni, diventa ragione di vita. Nel caso concreto che abbiamo raccontato, l’utente danneggiato e diffidato dalla Tekra è un ultraottantenne, che non può certo conferire da solo i residui dei lavori di giardinaggio. Così, la situazione è, attualmente, senza via d’uscita, visto che non viene nemmeno indicata una data, anche ipotetica, di consegna del nuovo contenitore. A meno che non intervenga direttamente l’amministrazione comunale che, per antonomasia, è preposta alla soluzione dei problemi della cittadinanza. Per questo, giriamo la segnalazione all’assessore all’Igiene Urbana, Giuseppe Gibilisco, perché indichi la via verso la “luce”.