In consiglio comunale un minuto di silenzio per Giuseppe PellizzeriAvvio con proteste, confronto su un debito fuori bilancio e Ccr

Il consiglio comunale ha tributato, ieri sera, un minuto di silenzio a Giuseppe Pellizzeri,
l’ufficiale della Guardia Costiera ucciso due giorni fa a Siracusa. Lo aveva richiesto Paolo Romano ed è stato il primo
atto di una seduta che, in seconda convocazione, ha affrontato i punti rimanenti all’ordine del giorno ma che è stata
anche caratterizzata da proteste per l’assenza di rappresentanti dell’Amministrazione e di dirigenti.
Ad evidenziare l’assenza era stato Paolo Cavallaro nel momento un cui era stato chiamato a tenere una
relazione come componente della delegazione che nelle scorse settimane si è recata in Germania per sottoscrivere
un gemellaggio con la città di Würzburg. Il confronto è stato animato dagli interventi di Burti, Scimonelli, De Simone,
Bonafede, Buccheri e Paolo Romano. Le proteste sono rientrate dopo che la vice presidente del consiglio comunale,
Conci Carbone, ha sospeso i lavori per tenere una Capigruppo.
Al rientro in aula, mentre intanto era arrivata la comandante della Polizia municipale, Loredana Carrara, per
intervenire su uno dei successivi argomenti, la seduta è ripresa con la relazione di Cavallaro sul gemellaggio con
Würzburg seguita dagli interventi di Cavarra e del presidente Di Mauro (anche loro componenti della delegazione
assieme al responsabile del Cerimoniale Gaetano Azzia), di Scimonelli, De Simone e Milazzo.
A seguire è stata trattata una proposta dell’ex dirigente della Polizia municipale per il riconoscimento di un
debito fuori bilancio di 8.741 euro per spese legali relative a 21 verbali, tra giugno del 2024 al febbraio del ‘25, che
hanno visto soccombere il Comune davanti al giudice di pace. Si è trattato di cause relative all’accesso nella Ztl che
hanno evidenziato, ha chiarito la dirigente Carrara, una serie di criticità rispetto alle quale il Comune sta
intervenendo monitorando i verbali e le sentenze e incaricando un commissario della Muncipale, dotato
dell’abilitazione di avvocato, a occuparsi in manieria specifica dei contenziosi. Dai banchi sono intervenuti Scimonelli,
Burti, Bonafede, Cavallaro, Aloschi, Ricupero e Zappulla e, alla fine, il riconoscimento del debito fuori bilancio è
passato con 15 sì e 8 astensioni.
È stata, infine, bocciata (9 voti favorevoli e 10 contrari) la mozione firmata da 11 consiglieri sulla collocazione
“fuori dalle aree abitate” dei centri comunali di raccolta. Il documento seguiva quanto deciso nella seduta del 20
maggio e, se fosse stato approvato, avrebbe impegnato il sindaco ad avviare le interlocuzioni con gli altri enti
interessati e a concordare con le commissioni consiliari competenti le aree da occupare. Il dibattito d’aula è stato
preceduto dalla lettura di una nota dal dirigente Marcello Dimartino che, partendo proprio dai contenuti della
mozione, informava l’Aula che il sindaco aveva già ottenuto dal ministero competente l’autorizzazione a cercare
nuovi siti a condizione che siano rispettati i costi e gli obiettivi iniziali e i tempi previsti per i progetti finanziati dal
Pnrr. Di conseguenza, l’Ufficio tecnico si è messo già al lavoro cercando aree di proprietà comunale, compatibili con
la destinazione d’uso urbanistica, privi di vincoli o conciliabili con le opere, capaci di soddisfare le richieste dei
cittadini e facilmente accessibili.